ROCCELLA JONICA, 5 AGOSTO 2011:

 

 

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI NICOLA ZITARA

 

"L'INVENZIONE DEL MEZZOGIORNO. UNA STORIA FINANZIARIA"

 

RELAZIONA PINO APRILE

 

 

 

 

Dalla quarta di copertina del volume:


"L’invenzione del mezzogiorno è la descrizione di come, manu militari, il capitale, gli affaristi e le banche tosco-piemontesi abbiano espropriato il Sud delle sue banche, che costituivano lo scheletro creditizio dell’economia meridionale e, tra l’altro, del primo capitalismo italiano che vide in Napoli l’unica metropoli a cavallo tra Settecento e Ottocento nella penisola.
Colonialismo perciò non in terre selvagge, ma di conquista su terre competitive col Nord; un Nord dove spesso la condizione contadina era peggiore. Non accumulazione primitiva tramite la tratta degli Africani o su Indios immiseriti, ma su una popolazione impoverita radicalmente da una conquista militare e dal furto dei propri strumenti di credito e delle terre.
È questo un discredito al farsi dell’Italia? No, qui non si discute il farsi dell’Italia, si discute la creazione di una colonia strumentale allo sviluppo del Centro-Nord.
I lavori di Zitara sono imprescindibili per guardare al formarsi del Paese; proseguire con il negazionismo non permette la progettualità per l’oggi e per il domani.
L’obiezione che ci fu il plauso per quanto operato sul piano politico-militare da parte di una fascia della borghesia meridionale non è un’obiezione, ma la conferma della lettura di Zitara. Ogni colonia basa il suo perdurare sull’esistenza di una borghesia «compradora» in loco, che enfatizza il ruolo svolto dalla stessa borghesia agraria.
Se questo volume è una storia finanziaria, a volte molto dettagliata, è però un importante strumento alla storia generale; per questo l’invito a rileggere i veloci saggi L’unità d’Italia: nascita di una colonia e Il proletariato esterno, due classici di Zitara, resta caloroso per il lettore che cercasse un’introduzione al tema." 

 

 

 


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