si è riunito il
PARLAMENTO DELLE DUE SICILIE
RASSEGNA STAMPA
NAPOLI.COM 18/1/2010
Il ritorno del Parlameno delle Due Sicilie, grande appuntamento al Maschio Angioino
di Angelo Forgione
I Napoletani e il Sud intero hanno bisogno di recuperare le proprie radici, la propria autoconsapevolezza, e vanno rappresentati di fronte alle istituzioni che da 150 anni li tagliano fuori dallo sviluppo. E proprio in nome di queste priorità che, dopo 150 anni dalla fine del Regno delle Due Sicilie, presso l’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino è rinato il “Parlamento delle Due Sicilie”. Nelle intenzioni dei promotori dovrà essere uno “strumento” per la discussione dei problemi che interessano il mezzogiorno d’Italia e per inoltrare proposte costruttive e produttive a riguardo. L’evento ha riunito 100 meridionali convinti provenienti dalle antiche provincie duo siciliane e dagli antichi Sedili Napoletani, ma anche di emigranti all’estero, tutti in una sala riempita anche da giornalisti e curiosi.
Un’iniziativa dal grande significato storico-culturale confermata dal fatto che i promotori del Parlamento delle Due Sicilie hanno messo insieme uomini propositivi e di cultura dell’antico Regno, selezionandoli in base all’attaccamento alla propria terra già dimostrato negli ultimi anni con fatti concreti e riunendoli in 13 commissioni di lavoro o “ministeri”. Tra loro molti personaggi noti dell’imprenditoria, dello spettacolo e del professionismo napoletano e non.
Il rinato parlamento riprende da dove aveva lasciato nel 1860, con gli stessi simboli di allora appartenenti alle radici del sud solcate ogni giorno e non da qualcosa partorito dalle agenzie pubblicitarie moderne. Sarebbe quindi un grave errore confondere le insegne borboniche, le bandiere e le guardie borboniche viste al Maschio Angioino con il folklore partenopeo e tantomeno con una nostalgia per la monarchia napoletana. Bisogna invece inquadrare queste icone in un discorso di orgoglio per il passato di una Capitale e un territorio che corrono il rischio di perdere la propria identità e farne l’esempio da proporre ai meridionali tutti per dimostrare che un grande passato meridionale c’è stato e deve esserci in futuro.
Gli obiettivi del Parlamento del Sud, rispettoso della Costituzione della Repubblica e senza intenti secessionisti, sono quelli di restituire proprio l’autoconsapevolezza e l’orgoglio attraverso la conoscenza della storia d’Italia, un paese dal quale quel sud ricco e progressista è stato tagliato fuori dopo essere stato spogliato delle proprie ricchezze, senza che oggi abbia una classe politica degna di rappresentarlo. Tutto questo passa attraverso l’avanzamento di proposte concrete di ciò che realmente si può fare per il Sud e la creazione di una classe dirigente che sia in grado di stabilire un dialogo con le Istituzioni, cosa che appunto manca al meridione dal 1860.
Il Parlamento avanzerà proposte concrete da sottoporre agli organi legislativi romani grazie agli strumenti previsti dalla Costituzione italiana, primo fra tutti l’articolo 50 in base al quale tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.
La riunione di Sabato scorso è stata inaugurata con la benedizione del Parlamento officiata da Don Giuliano Lilli, parroco di Roccaravindola in provincia di Isernia. I lavori sono proseguiti con la presentazione dell’iniziativa e con gli interventi accorati di alcuni rappresentanti che hanno dato forza ai propositi e una forte dose di orgoglio ai presenti prima di ricevere la nomina ufficiale; infine, all’esterno di Castel Nuovo si è ripresa l’antica cerimonia delle insegne e dei simboli delle antiche provincie, ovvero la “mescolanza delle acque e delle terre delle Due Sicilie” secondo la quale si sono uniti gli elementi naturali che ognuno ha portato con se dalle varie regioni del meridione. E allora bentornato al Parlamento delle Due Sicilie e arrivederci alla prossima riunione a Palermo.
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Corriere del Mezzogiorno 17/01/2010 - p. 2
Sventola la bandiera col Giglio Nasce il «parlamento» neoborbonico.
Ieri prima riunione ufficiale della neonata assemblea. Prossima tappa: Marsala Il leader De Crescenzo: «Destra e sinistra disastrose da 150 anni».
NAPOLI - Bandiere al vento di tramontana, simboli e vessilli neoborbonici davanti al Maschio Angioino. Chi fosse passato ieri mattina per piazza Municipio avrebbe forse pensato di essere vittima di un temporaneo stordimento, dovuto magari alla rigida temperatura. Nulla di tutto ciò: era semplicemente al cospetto della manifestazione organizzata dai neoborbonici, che tornano a conquistarsi i titoli dei giornali. Si sono ritrovati in un centinaio, nell'Antisala dei Baroni, per battezzare «il Parlamento delle Due Sicilie a 150 anni esatti dalla fine del Regno». In prima fila Gennaro De Crescenzo, che da 17 anni concilia il suo impegno da presidente del Movimento Neoborbonico con la docenza di Italiano e Storia in una scuola media. «Il Parlamento - annuncia - avrà il compito di sollecitare e stimolare il dibattito sui temi della questione meridionale, troppo spesso dimenticati». Lui ci prova da anni, da un'ottica molto particolare, con libri come Contro Garibaldi, per demolire il mito di un nemico del Sud. «Il Parlamento - incalza - si farà carico di comunicare suggerimenti, proposte o denunce al Governo italiano, al Parlamento europeo e agli enti locali». Utilizzeranno, fa sapere, anche l'articolo 50 della Costituzione, quello che consente ai cittadini di promuovere petizioni per chiedere alle Camere provvedimenti legislativi o per esporre comuni necessità. A chi non ne condivida l'impeto, i neoborbonici, inutile girarci intorno, strappano un sorriso, un moto di curiosità, una battuta ironica. Eppure, riferisce De Crescenzo, «oltre che dal Regno, sono accorsi anche delegati dall'estero». Dall'estero? «Certo, gli esteri borbonici. Meridionali che vivono in Veneto, in Lombardia, in Emilia. C'è perfino chi è venuto dall'Argentina». Si chiama Angelo Ciampi, calabrese di origine, emigrato da tempo in Sudamerica. Si è sciroppato migliaia di chilometri di aereo pur di non mancare ed ora eccolo lì, che sorride beato tra gigli e canzoni. Prossimo appuntamento a maggio, in quel di Marsala, per le controcelebrazioni dello sbarco dei Mille. Prima però, a marzo, ci sono le elezioni regionali. Inevitabile la domanda a De Crescenzo: «Ci sarà anche il partito del Sud?» Lui nega: «Macché. La nostra è un'azione culturale. Non stiamo né a destra né a sinistra, perché la classe dirigente italiana, da 150 anni, è un disastro, senza distinzioni». Non è detto che la pensino allo stesso modo tutte le sigle - sono una decina - che fanno parte dell'arcipelago neoborbonico. Batte per esempio decisamente a destra il cuore di Insorgenza , di cui è presidente Nando Dicè. Ex militante di Area, il gruppo dei fedelissimi di Antonio Parlato, lo si ricorda tra l'altro tra i moderatori del dibattito organizzato tempo fa a Frattamaggiore dalla Comunità Tradizionale Nostra Romanitas. Ospite d'onore Rutilio Sermonti, ex membro del direttivo di Ordine Nuovo, l'organizzazione che è stata al centro delle principali indagini condotte in Italia relative agli anni della strategia della tensione.
I militanti di Insorgenza si sono candidati alle Provinciali del 2009.
Trascorsi nell'ultradestra - stava con Lotta di popolo - anche per Pietro Golia, instancabile animatore delle edizioni Controcorrente. La scorsa primavera - si apprende dal sito web di Luigi Cesaro - ha organizzato con Chiaia Magazine il convegno: «Le mani di Bassolino sul futuro della Campania». Era presente il futuro presidente della Provincia di Napoli. Hanno, tra l'altro, un esempio illustre, i neoborbonici di destra: Silvio Vitale. Ex consigliere comunale missino, fondò la rivista L'Alfiere. Ora la dirige il figlio ed è una di quelle che i fedelissimi del regno che fu leggono ed apprezzano di più.
Fabrizio Geremicca
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PARLAMENTO DELLE DUE SICILIE - PARLAMENTO DEL SUD
REPORT RASSEGNA - Aggiornamento ore 18,00-18-01-2010
VIDEO
Il video già andato in onda su molte tv
http://www.videocomunicazioni.com/notizie/si-riunisce-a-napoli-il-parlamento-del-sud.html
Video da Il mondo di Suk – Interviste al Presidente Genovese ed ai vicepresidenti
Vicari De Crescenzo e Gulì
http://www.youtube.com/watch?v=_cuyBSJzUBo
Video - Benedizione del Parlamento da parte di Don Giuliano Lilli
http://www.youtube.com/watch?v=JXGoHSOIrus
Video - Intervento del Cap. Alessandro Romano
http://www.youtube.com/watch?v=UQQMGHKChHs
NOTIZIARIO
Ansa homepage nazionale
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2010/01/16/visualizza_new.html_1674007404.html
Repubblica
http://napoli.repubblica.it/multimedia/home/22543698/1
Il Mattino
Il Roma-Giornale di Napoli
http://www.ilroma.net/test3/oggiedicola/170110G/17-06-pag.pdf
Corriere del Mezzogiorno
Metropolis
Il Denaro
http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=583109&KeyW=ANGIOINO
NEOBORBONICI
http://www.neoborbonici.it/portal/index.php?option=com_content&task=view&id=3606&Itemid=99
Partito del Sud
http://partitodelsud.blogspot.com/2010/01/si-riunisce-napoli-il-parlamento-del.html
MSN notice
http://notizie.it.msn.com/fotostory/gallery.aspx?cp-documentid=151766027
Napoli.com
http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=32246
Ternimagazine
Montegargano
http://www.montegargano.it/news/Dopo-150-anni-torna-il-Parlamento-del-Sud_15726.html
Sicilia Informazioni
Kappaelle Information
http://www.kappaelle.net/?2&2559
Circolo Luce del Sud
http://www.circololucedelsud.it/?p=24815
PER MAGGIORI INFORMAZIONI, CONSULTARE I SITI WEB:
www.ilnuovosud.it